Gaite di Bevagna
Un tuffo nel passato, quello medioevale , che coinvolge ogni anno la cittadina di Bevagna che si risveglia e vive nel mondo antico. Il Mercato delle Gaite sono la più importante e nota manifestazioni di Bevagna, che si svolge nell’ ultima decade del mese di giugno.
Dal longobardo Watha (guardia) deriva la denominazione di guaita o gaita con cui vengono indicati i quattro quartieri nei quali era divisa Bevagna e il territorio circostante.
I loro nomi derivano dalle 4 antiche chiese: San Giovanni (l’attuale S. Michele Arcangelo,) Santa Maria Filiorum Comitis, San Pietro e San Giorgio, ora SS. Domenico e Giacomo.
- Gaita San Giorgio
La gaita S.Giorgio si estende tra la piazza maggiore e la Porta S.Vincenzo, a destra della via Flaminia, attuale Corso Matteotti.
Molto vasta, ma poco popolosa, era occupata da tre grandi conventi: quello dei domenicani con l’annessa chiesa, , il monastero S.Margherita e quello detto “del Monte”.
Notevoli anche le presenze archeologiche, tra le quali indichiamo i resti di una domus romana e di un edificio forse termale. Il nome S.Giorgio deriva da un oratorio donato dal Comune nel 1291 al beato Giacomo, che vi costruì la bella chiesa di S.Domenico.
La gaita vanta al suo interno un gruppo di giovani, i “Novus Ignis”, con la passione per la musica e l’approfondimento di musiche del XIII e XIV secolo. Inoltre la gaita ha da poco dato vita ad un coro, grazie all’aiuto del Monastero di S.Margherita e ad un gruppo di danzatrici medievali.
Tra i vari mestieri realizzati ricordiamo la lavorazione del ferro, la zecca e la liuteria.
La lavorazione del ferro necessita di strumenti come l’incudine, il martello e una fucina alimentata da un mantice azionato dal ragazzo di bottega. Insostituibile è invece la mano del fabbro che forgia il ferro incandescente per creare oggetti di pregio o semplici utensili. Il martello che batte sull’incudine ritma la vita della bottega e si avverte lontano nelle strade, diventando perfino strumento musicale nelle molteplici animazioni sceniche .
- Gaita San Giovanni a Bevagna
Procedendo dalla piazza verso l’antica porta S.Vincenzo, a sinistra della flaminia – decumano della Mevania Romana – si incontra la gaita S.Giovanni, la più vasta e popolosa della città e ricca di insigni monumenti di età romana. La denominazione deriva dall’oratorio di S.Giovanni Battista ceduto nel 1275 ai frati minori di S.Francesco, che vi costruirono l’omonima chiesa.
La gaita S.Giovanni ha come scopo quello di privilegiare momenti di grande spettacolarità, con una tecnica piuttosto sofisticata.
Fase centrale della lavorazione della carta è la riduzione in poltiglia degli stracci, già sminuzzati e messi a macerare nella calce, mediante la “pila idraulica a magli multipli”; tale poltiglia viene quindi colata compatta in fogli che vengono torchiati, asciugati ed infine trattati con un collante di origine animale.
Il prodotto, finito e selezionato, veniva commercializzato in risme presso un utenza qualificata. La complessità del ciclo di lavorazione ha richiesto grande impegno nella ricostruzione dei macchinari di lavoro.
Altrettanto impegnativa è stata la riproduzione della lavorazione del vetro. La materia prima, sabbia bianca fine, o ciottoli di fiume, viene combinata con un fondente derivato dalla combustione di arbusti marini; la pasta vetrosa, così ottenuta, viene fusa in appositi crogioli. La lavorazione prosegue con il raffreddamento della materia fusa, che viene prelevata con l’estremità di una canna bucata e roteata in aria, affinchè la pasta vi si attacchi intorno, a questo punto, soffiando nella canna, si modella nella forma desiderata l’oggetto, che viene messo a temperare in un’altra camera del forno fusorio.
- Gaita San Pietro a Bevagna
La gaita S.Pietro si trova, procedendo dalla piazza maggiore verso la Porta S. Agostino, a destra della via Flaminia, attuale corso Amendola. Si tratta del quartiere meno esteso della città, tanto che nel XVI secolo, per ovviare alle difficoltà che si incontravano nel reperire il numero di rappresentanti da inviare al Consiglio Generale, si decise di estenderla fino alla Porta Guelfa, ingoblando un settore della S.Giovanni.
Deriva il proprio nome dalla chiesa di S.Pietro di cui non si ha più traccia, ma che sorgeva nei pressi del convento di S.Agostino. Interessanti sono le chiese di S.Agostino, fondata nel 1316 con l’annesso convento, e quella di S.Filippo, fatta costruire nel 1720 dalla Congregazione dei Filippini. Le indicazioni che vengono dalla toponomastica hanno aiutato ad individuare nel fornaio il mestiere principale del quartiere: la zona detta “delle fornare” conserva infatti, oltre che al nome, anche nella sua successione di porte ad arco, il ricordo degli antichi forni che vi si affacciavano. La gaita è partita da questo dato per realizzare il primo dei propri mestieri, che ha permesso ai bevanati di ritrovare quelle fragranze e quelle atmosfere che, in realtà, erano vive fino a pochi decenni fa.
Sulla piazza principale della gaita si affaccia anche la bottega dello speziale, che ripropone un bell’interno medievale, corredata dai laboratori della distilleria e dell’erboristeria.
Interessante anche il laboratorio per la lavorazione della cera, dove vengono prodotte candele realizzate secondo le norme dettate dagli statuti comunali: si parte dalla preparazione dello stoppino di canapa, per arrivare alla realizzazione della candela. Questa è ottenuta attraverso successive colate di cera fusa, candele per uso religioso oppure per successive immersioni nel sego candele per l’uso quotidiano. Le candele così ottenute venivano arrotondate e lisciate tramite immersione in acqua tiepida e successiva pressione tra due tavolette di legno.
- Gaita Santa Maria a Bevagna
Davanti alla gaita S.Pietro si apre la S.Maria, uno dei quartieri più popolosi della città. Essa prende il nome della chiesa di S.Maria filiorum comitis, fatta costruire dal conte Rainaldo d’Antignano e nota fin dal 1198. La gaita è caratterizata da un’edilizia curata e abbastanza ben conservata, con case del ‘300 e del ‘400 e belle case private. Priva di monumenti di particolare importanza, conserva l’impianto della cinta romana in blocchetti di travertino del I sec. A.C. Bello anche il torrione quattrocentesco di Pt. Molini, così denominato dai mulini a grano e a olio esistenti fin dal medioevo, attivati dalle acque del Clitunno.
Nelle scelte relative all’organizazione della festa, la gaita S.Maria ha preferito attenersi con fedeltà rigorosa ai dati storici ed economici locali: così nella realizzazione dei mestieri è partita dalla lavorazione della canapa per giungere alla produzione di tele e dei resistenti cordami. La coltivazione della canapa, diffusa in tutta la pianura, costituiva infatti una delle voci più importanti dell’economia locale; essa veniva venduta nel cosiddetto forum canape, posto a porta intule supra, usque ad portam Sanctii Vincentii.
Pregiate erano le tele che qui si producevano per essere poi imbiancate nelle acque dell’Attone. Gli steli di canapa vengono messi a macerare così da permettere la separazione delle fibre dalla parte legnose, segue la battitura e, infine, la pettinatura delle fibre, che sono così pronte per essere lavorate da esperte filatrici. Da grandi telai escono quindi le tele pregiate che, in un ambiente estremamente suggestivo, vengono tinte da giovani donne. A completamento del mestiere è stata poi realizzata la lavorazione della lana, anch’essa seguita in tutte le sue fasi, dalla tosatura e scardazzatura fino alla filatura.
Lo scopo della manifestazione è quello di ricostruire con la massima realtà storica e ricchezza di dettagli la vita quotidiana degli abitanti di Bevagna nel periodo compreso tra il 1250 e il 1350.
Quindi durante il periodo della manifestazione, le antiche botteghe dei mestieri medievali riaprono i battenti e riprendono le attività e la città , coinvolta in questo splendore, recupera le tradizioni e le radici storiche,
Il Mercato delle Gaite è il trionfo degli antichi mestieri come i mattonari, lavorazione delle corde, del ferro battuto e dei vimini. la lavorazione e la produzione della canapa, la tradizione domestica delle bevagne fatte a telaio, il mestiere del vasaio e quello del fabbro, la lavorazione della cera, del vetro e la produzione di carta pergamenata, il conio delle monete.
Ogni anno, ciascuna gaita ricrea fedelmente gli ambienti e le situazioni medievali con la ricostruzione attenta e precisa di botteghe, mestieri e mercati.
Cosi si possono trovare i banchi del mercato che vendono le merci tipiche del periodo: dalle stoffe al ferro, dalle candele alle cibarie più varie
Inoltre ogni gaita ha la propria taverna medioevale, dove si possono gustare i piatti tipici della cucina umbra medievale.
4 sono le gare che decretano la gaita vincitrice : la gara del mercato, la gara dei mestieri, la gara gastronomica, la gara di tiro con l’arco.
Esperti dei diversi campi chiamati a giudicare soprattutto la credibilità storica, l’ultimo giorno della manifestazione decretano il vincitore del palio.
PROGRAMMA
TUTTE LE SERE A PARTIRE DA VENERDÌ 16 FINO A DOMENICA 25 GIUGNO 2017
•Taverne aperte dalle ore 20.00 (sabato 17 e 24 / domenica 18 e 25 aperte anche a pranzo)
•Locande aperte dalle ore 19.00
DA VENERDÌ 16 A SABATO 24 GIUGNO 2017: Botteghe dei Mestieri Medievali aperte nei seguenti giorni ed orari:
•da Venerdì 16 fino a Sabato 24 dalle ore 20.45 alle 23.30;
•Ogni Sabato aperte dalle ore 17.00 alle 19.00 e dalle ore 20.45 alle ore 23.30;
•Domenica 18 dalle 10.30 alle 13.00; dalle 17.00 alle 19.00 e dalle ore 20.45 alle 23.30
GIOVEDI’ 15 GIUGNO
Ore 22.00 – Piazza F. Silvestri
E SIA FESTA, SIA FESTA GRANDE, Cerimonia di apertura – Iuramentum potestatis e Artis Guaitarum in Processione
VENERDI’ 16 GIUGNO
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Ensemble Musicanti Potestatis
• Giullari del Diavolo
• I musici di Lilliput
SABATO 17 GIUGNO
Dalle ore 15.00 / Piazza F. Silvestri – Annullo Filatelico
Le arti delle Gaite in mostra
Ore 16.00 / Gaita San Giorgio – Zeccherius e Pictor
Ore 16.00 / Gaita San Giovanni – Ars chartaria e Ars biccherorum
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Musicanti Potestatis
• Giullari del Diavolo
• I musici di Lilliput • Finisterrae
• Manipura Fire
DOMENICA 18 GIUGNO
Disfida Nazionale di tiro con l’arco storico
Dalle ore 9.00 – Gara itinerante per le vie del paese
Ore 11.00 / Chiesa di San Michele – Missa De Angelis, laude e inni medievali – Ensemble Vocale Liber Cantus (Direttore Vladimiro Vagnetti)
Ore 15.00 / Piazza F. Silvestri – Finale di tiro con l’arco storico
Le arti delle Gaite in mostra
Ore 16.00 / Gaita San Pietro – Scriptorium e Ars tinctoria
Ore 16.00 / Gaita Santa Maria – Ars sete e Ars tabernariorum, panicoculorum et albergatorum
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Musicanti Potestatis
• Finis Terrae
• Manipura Fire
ore 22.30 / Chiesa di San Silvestro
Concerto Messa di Notre Dame di Guillame de Machaut – Ensemble NOVA ALTA in collaborazione con Ensemble VOX POETICA
LUNEDÌ 19 GIUGNO
Artes Guaitarum – Gaita San Giovanni e San Giorgio in gara
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Convivio dei Giullari
• Manipura Fire
MARTEDÌ 20 GIUGNO
Artes Guaitarum – Gaita Santa Maria e San Pietro in gara
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Convivio dei Giullari
• Folet d’la Marga
MERCOLEDI’ 21 GIUGNO
Coquina Guaitarum – Gaita San Giovanni e San Giorgio in gara
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Acrobati del Borgo
• Folet d’la Marga
NOTTE DELLA MUSICA ROMANTICA MEDIEVALE*
ore 22.30 / Logge del Mercato Coperto
Concerto Amour, ma douce dame: ars amatoria e amor cortese – Musicanti Potestatis
GIOVEDÌ 22 GIUGNO
Coquina Guaitarum – Gaita Santa Maria e San Pietro in gara
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Musicanti Potestatis
• Acrobati del Borgo
• Clerici Vagantes
VENERDÌ 23 GIUGNO
Dalle ore 19.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• I Giullari del Diavolo
• Musicanti Potestatis
• Clerici Vagantes
Ore 22.30 / Chiesa di San Silvestro
Concerto Amor mi fa cantar: danze, madrigali e ballate del ‘300 italiano – Ensemble Orientis Partibus di Assisi
SABATO 24 GIUGNO
Dalle ore 16.00 – I Mercati delle Gaite in mostra
Dalle ore 16.00 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Musicanti Potestatis
• Compagnia Santo Macinello
• Giullari del Diavolo
• Minotauro kalofèn
Largo Gramsci / L’accampamento militare del XIV secolo
Ore 18.00 / Logge del Mercato Coperto
Il Mercato delle Gaite incontra il Festival del Medioevo
NOTTE ROMANTICA MEDIEVALE*
Ore 22.00 / Piazza Filippo Silvestri – Spettacolo di Falconeria
Ore 23.00 / Chiesa di San Silvestro
Concerto Bocca baciata non perde ventura: echi d’amore nelle liriche del Dolce Stil Novo – Ensemble CANTORIA MEVANIAE
DOMENICA 25 GIUGNO
I Mercati delle Gaite in mostra
• Ore 10.30: Gaita San Giorgio
• Ore 10.30: Gaita Santa Maria
• Ore 16.30: Gaita San Pietro
• Ore 16.30: Gaita San Giovanni
Mercatores Guaitarum in gara
• Ore 10.30: Gaita San Pietro
• Ore 11.30: Gaita San Giovanni
• Ore 16.30: Gaita San Giorgio
• Ore 17.30: Gaita Santa Maria
Dalle ore 10.30 – Giullari, musici e giocolieri nelle vie e nelle piazze
• Musicanti Potestatis
• Compagnia Santo Macinello
• Giullari del diavolo
• Minotauro Kalofen
Ore 16.30 / Piazza Filippo Silvestri – Spettacolo di falconeria
Largo Gramsci / L’accampamento militare del XIV secolo
Ore 22.30 / Piazza F. Silvestri
E SIA FESTA, SIA FESTA GRANDE
Cerimonia di Chiusura del Mercato delle Gaite 2017 con Gara di Tiro con l’ arco storico
Proclamazione della Gaita vincitrice e assegnazione del Palio 2017
*eventi in collaborazione con I Borghi più belli d’Italia
ASSOCIAZIONE MERCATO DELLE GAITE
Maggiori info e prenotazione eventi: 0742 361847 / 335 597 7629 – info@mercatodellegaite.it
DAL 15 AL 25 GIUGNO 2017
TEATRO FRANCESCO TORTI – SGUARDI DAL MEDIOEVO, mostra fotografica di Roberto Campanaro
LOGGE DEL MERCATO COPERTO – Mostra di strumenti musicali medievali